Col vino siete in una barrique di ferro. Vi spieghiamo subito il perché:
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Il vino va versato e goduto
Il vino va ben oltre l’essere una ‘cosa’, un oggetto. Sotto il fiocco, dentro la confezione, protetta dal vetro spesso della bottiglia c’è un’esperienza da sorseggiare, un momento da gustare, un abbinamento perfetto da scoprire.
Se regalato a Natale questo momento confezionato non è mai sprecato: non rimarrà nell’armadio come il maglione regalato l’anno scorso e non s’impolvererà in cantina in attesa del momento perfetto per essere stappato. Verrà portato in tavola e sarà presto goduto in un momento di allegria, dando soddisfazione sia a chi lo regala che a chi lo riceve.
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Addobba e racconta (se anche tu sai raccontare)
È vero che il vino va goduto, e che, portato in tavola, un prodotto di qualità si esaurirà velocemente facendo solo una breve comparsata nei calici dei commensali, ma l’occhio vuole comunque la sua parte, anche per il tempo di una cena. Una bella bottiglia su una bella tavola imbandita di stoviglie rosse e verdi da un tocco di eleganza e di abbondanza ad ogni banchetto.
Il vino arricchisce una tavola anche di storie. Il produttore, il vigneto, il territorio, i metodi di vinificazione, attorno al vino ruotano tante informazioni, racconti affascinanti e spesso curiosi che sono un ottimo spunto di conversazione. Regalare quindi un buon vino e condividerne la storia con il destinatario del dono crea una catena di conoscenze e di storie che colorano ed arricchiscono le tavolate di bontà e tradizione. Calarsi nella parte di un sommelier e chiacchierare del vino mentre lo regali ne accresce il valore.
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Il vino non è solo un regalo classico, ma è anche tradizionale
È proprio dal racconto delle storie del vino che trapela la portata della tradizione vinicola, lo spessore culturale e i valori che questo prodotto conserva e trasmette. Così oltre ad essere sempre attuale ed azzeccato, come qualsiasi classico, il vino è anche un regalo che porta con se il continuo rinnovarsi del passato, del legame con il territorio, dell’ingegno e della passione senza tempo.
Se il vino invecchia l’idea di regalarlo rimane sempre giovane
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Il vino è convivialità liquida e non c’è Natale senza convivialità
Il vino amalgama e lega gli elementi: lega le persone attorno alla tavola e lega il cibo alla beva. Il gesto rotondo di versare il vino a tutti, uno alla volta, è il gesto dell’offerta, dell’unione. È il collante tra tutti e tra tutto ciò che gravita attorno al pasto. E quale momento è più adatto del Natale per ribadire simbolicamente la volontà di stare assieme e di condividere?
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Il vino teme solo gli astemi
Il vino sfida le limitazioni di budget e i gusti più disparati. È un prodotto declinabile in mille varietà, in grado di andare incontro ai gusti di tutti, ed alle tasche di chiunque, senza rinunciare alla qualità. Una ricerca curiosa e accurata può far scoprire delle chicche a prezzi veramente contenuti, perché si sa, il valore del vino non dipende dal suo prezzo.
Il vino non teme nemmeno i neofiti: è svago e piacere per chi non è intenditore quanto è un momento di conoscenza e soddisfazione per chi è un esperto raffinato.
Laura