Tra le operazioni in vigneto più delicate e importanti della viticoltura, la potatura invernale è la primissima pratica agronomica della nuova annata viticola. Questa importante operazione viene effettuata durante il periodo invernale, quando la pianta ha completato il suo ciclo produttivo e (all'apparenza) è in uno stato dormiente. È importante praticare i tagli di potatura quando le temperature sono molto basse, in concomitanza delle prime gelate di inizio inverno, in modo tale che la pianta abbia raggiunto una temperatura sufficientemente fredda per essere "addormentata". Allo stesso modo, la potatura deve concludersi prima del rialzo termico di inizio primavera. 

Ad orientare la crescita e a favorire il corretto sviluppo e la produzione del vigneto. La potatura invernale, detta anche "potatura secca", pone le basi per l'equilibrio ottimale tra attività vegetativa e attività produttiva della pianta. Una pianta in perfetto equilibrio, produrrà una migliore qualità di gemme e di futuri grappoli. 

• Assicurare il mantenimento della forma e delle dimensioni delle viti per agevolare tutte le operazioni in vigna;
• Regolare il carico di gemme per ceppo;
• Scegliere le migliori gemme in rapporto alla loro capacità produttiva;
• Distribuire le gemme in maniera ottimale su ciascuna vite;
• Raggiungere il massimo equilibrio tra fase produttiva e vegetativa.

 

Gli strumenti più adeguati e le tipologie di potatura

L'utilizzo degli strumenti giusti è essenziale per una potatura efficace: le cesoie ben affilate sono fondamentali per evitare ferite e danni alla pianta. La pulizia degli attrezzi tra un taglio è altrettanto importante per prevenire la diffusione di malattie. Esistono diversi approcci alla potatura: si può optare per la potatura corta, lunga, mista e di allevamento. Ogni metodo ha scopi specifici, e la scelta dipende dalla varietà di vite, dal terreno e soprattutto dagli obiettivi di ogni viticoltore!